Il popolo Haliti-Paresi, che si autodefinisce “Haliti” (che significa “gente” o “popolo”), abita da tempi immemorabili la regione tra i bacini dei fiumi Amazzonia e Paraguay, nell’attuale stato del Mato Grosso, in Brasile. I primi contatti documentati con i non indigeni risalgono alla fine del XVII secolo e si sono intensificati nel tempo, influenzando profondamente la loro cultura e il loro stile di vita. Nel XIX secolo i Paresí parteciparono al ciclo della gomma fornendo manodopera e, all’inizio del XX secolo, entrarono in contatto con il maresciallo Rondon durante l’installazione della linea telegrafica nella regione. La fondazione della Missione di Utiariti nel 1930 segnò un ulteriore punto di contatto significativo, portando a profondi cambiamenti socioculturali. Oggi gli Haliti-Paresi cercano di preservare e rivitalizzare i propri costumi e tradizioni, affrontando le sfide imposte dalla loro storia di contatto con il mondo esterno.
La cultura degli Haliti-Paresi è ricca e diversificata, espressa attraverso rituali, danze, canti, pitture corporali e abiti tradizionali. I rituali svolgono un ruolo fondamentale nella vita sociale, guidando attività come l’agricoltura, la caccia e la pesca. La musica è una componente essenziale di questi rituali, contribuendo al benessere e alla continuità del popolo. Il mantenimento delle buone relazioni attraverso i riti e le pratiche tradizionali è sempre stato un tratto distintivo della tradizione Paresí.
Le tradizioni degli Haliti-Paresi si mantengono vive grazie a pratiche come il consumo dell’olóniti, una bevanda alcolica a base di amido di manioca amara tostata, durante le “feste della chicha”. Durante queste celebrazioni si eseguono danze e canti che narrano i miti del popolo. La principale coltura agricola è la manioca amara, ma vengono praticati anche la pesca, la caccia e la raccolta. I Paresí avevano già addomesticato le api prima del contatto con i non indigeni, usando vasi con due fori per allevarle e raccoglierne il miele. Attualmente allevano cani, galline, maiali e anatre.
L’organizzazione sociale degli Haliti-Paresi si basa su una struttura comunitaria, con figure di leadership tradizionale come i cacicchi che ricoprono ruoli centrali. I villaggi sono distribuiti in nove aree indigene nello stato del Mato Grosso, di cui sette ufficialmente riconosciute, tra cui Rio Formoso, Estação Parecis e Utiariti.
L’economia degli Haliti-Paresi unisce pratiche tradizionali a iniziative moderne. Oltre all’agricoltura di sussistenza, alla caccia e alla pesca, la popolazione ha investito nell’etnoturismo come mezzo per generare reddito e valorizzare la cultura. Il villaggio di Wazare, ad esempio, ha ottenuto l’autorizzazione dalla Funai per svolgere attività turistiche di base comunitaria, promuovendo la cultura tradizionale e contribuendo all’autonomia economica degli indigeni.
La spiritualità degli Haliti-Paresi è intimamente legata alla natura e ai rituali tradizionali. I rituali sono fondamentali per mantenere le buone relazioni e il benessere della comunità. La musica ha un ruolo centrale in questi rituali, strutturando la vita sociale e le attività quotidiane.
La medicina tradizionale indigena degli Haliti-Paresi è un patrimonio immateriale che combina pratiche curative, spirituali e preventive. Si basa sulla relazione simbiotica tra essere umano e natura, utilizzando piante medicinali, rituali spirituali e conoscenze tramandate oralmente. Queste pratiche non solo favoriscono la guarigione, ma rafforzano anche l’identità culturale e il legame con l’ambiente.
Gli Haliti-Paresi si distinguono per la loro costante ricerca di sostenibilità e etnosviluppo. L’etnia lotta per preservare la propria cultura e i propri territori, affrontando sfide come l’invasione delle terre e la necessità di riconoscimento dei propri diritti. L’attuazione di progetti di turismo comunitario, come quello del villaggio di Wazare, è una strategia per rafforzare la tradizione indigena e garantire l’autonomia economica.
Per visitare i villaggi degli Haliti-Paresi, in particolare il villaggio di Wazare nella Terra Indigena di Utiariti, i viaggiatori internazionali devono volare fino a Cuiabá, capitale dello stato brasiliano del Mato Grosso. Da lì è possibile proseguire via terra fino al comune di Campo Novo do Parecis, dove si trova il villaggio. Si consiglia di contattare in anticipo le autorità locali o organizzazioni come la Funai per ottenere informazioni aggiornate sulle visite e i requisiti.
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